Novembre 1983. Pochi mesi dopo aver conseguito il diploma dell’allora “Nuova Didattica della Composizione” presso il rinomato Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, considerato che di “didattica” nei miei anni da studente (Liceo classico bresciano compreso) ne avevo vista ben poca e che già a partire dal 1977 avevo iniziato timidamente a mettere il naso (e la mia chitarra) nelle classi delle scuole elementari dove insegnavano mia madre e mia zia paterna, risolsi che era giunta l’ora di studiare Pedagogia e Didattica della musica, discipline di cui sapevo ben poco, o forse sarebbe più onesto dire nien- te (esami di Pedagogia generale li avevo già inseriti e sostenuti nel piano di studi del corso universitario di Lettere Moderne, una laurea che non portai mai a casa)[…]
Articoli correlati: Pubblicistica
Il compositore e pedagogista della musica Antonio Giacometti ha recentemente presentato in Brasile, nel bel teatro Amazonas di Manaus, reso noto dal film Fitzcarraldo, una sua composizione dal titolo Jungle Jazz. Uma Sinfonia amazônica. Si tratta di una “sinfonia” in otto parti, ispirata alla difesa dell’Amazzonia e contro l’aggressione che subisce. Abbiamo rivolto ad Antonio […]
l testo di Giacometti è un importante contributo metodologico, in grado di aiutare l’insegnante non solo nell’impresa di far suonare i suoi ragazzi, non solo nel far acquisire la notazione facendola precedere dalla pratica, ma anche a porre l’attività creativa al centro del suonare. Carlo Delfrati
Antonio Giacometti, Steve, il profeta globale. Potenzialità didattiche del Gradual Process, pagg. 65-76.
Atti delle Giornate di studio sulla didattica dell’ascolto per la scuola primaria.